Angela Tecce

Angela Tecce nuovo Presidente del Museo Madre

Angela Tecce assumerà il ruolo di Presidente della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, costituita nel 2004 dalla Regione Campania e responsabile del Museo Madre di Napoli. Tecce prenderà il posto di Laura Valente, che a fine gennaio 2021 era arrivata al termine del suo mandato triennale, non rinnovato. Secondo quanto riportato da fonti locali, infatti, Valente sarebbe entrata in contrasto con il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca.

Già dirigente del Servizio II della Direzione Arte e Architettura contemporanee nel Mibact, attualmente membro del Comitato scientifico della Collezione Farnesina del Ministero degli Esteri italiano, storica dell’arte.

Personaggio di alto profilo nell’arte contemporanea italiana e profonda conoscitrice delle sue dinamiche, nel corso della sua carriera, dagli anni ’80 a oggi, Tecce ha curato mostre per artisti di rilievo internazionale, come Andy Warhol, William Kentridge, Mimmo Paladino, Luigi Mainolfi, Enzo Cucchi, Joseph Beuys, Ettore Spalletti, Anselm Kiefer, Pino Pascali, Sabrina Mezzaqui, Julian Schnabel, Louise Bourgeois, Bill Viola, collaborando con musei pubblici, fondazioni, gallerie e collezionisti.

Denso il suo iter istituzionale: dal 1986 al 1999 è stata direttrice del Museo e del Parco di Villa Pignatelli a Napoli, dal 1999 al 2015 ha è stata direttrice del Complesso Monumentale di Castel Sant’Elmo, occupandosi anche del restauro e del ripristino funzionale del sito e, soprattutto, curando l’allestimento del Museo del Novecento a Napoli. Sempre per Castel Sant’Elmo, è stata ideatrice e curatrice del concorso per artisti under 35 “Un’opera per il Castello”, che ha dotato il sito di una collezione d’arte contemporanea site specific. Dopo aver diretto il Polo Museale della Calabria, è stata direttrice del Real Sito di Carditello e del Servizio Periferie Urbane della DGAAP-Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane.

Tra le tante mostre, “Fuori dall’Ombra”, che poi avrebbe portato all’istituzione del Museo Novecento a Napoli, “Rewind. Arte a Napoli 1980-1990”, un’approfondita ricognizione sulla grande arte contemporanea che attraversò Napoli in quel decennio, e “War is over. Arte e conflitti tra mito e contemporaneità”, ampia collettiva al MAR di Ravenna, dalla propaganda bellico-futurista di Marinetti, alle lacerazioni conflittuali di Lucio Fontana e Alberto Burri. «Studiamo l’arte e la valorizziamo ma guardandola, sempre, con i nostri occhi di contemporanei, perché l’arte è una sola!»

 

Articolo" Madre, via la Valente arriva Angela Tecce"